3 responses on “Il quadro desolante dell’ISTAT sulla salute mentale in Italia

  1. ADELINA Brizio ha detto:

    La psicoterapia e’ efficace, ma quali sono le condizioni di lavoro dei giovani psicologi?

    qualche riflessione a latere dei miei post sui fattori socio-economici di ieri..

    La psicoterapia, anche se non sempre capace di incorporare riflessioni socioeconomiche nelle sue elaborazioni teoriche, rappresenta una risposta efficace ed efficiente al malessere e alla patologia mentale.

    Molte sono le ricerche che ne dimostrano l’efficacia anche in termini di risparmio economico, ad esempio in termini di diminuzione delle spese sanitarie (ricoveri, medici, esami sanitari) (Migone, 2003, Migone Semerari, 2006). I giorni di ricovero annuali dei pazienti borderline trattati con la psicoterapia diminuiscono rispetto a quelli dei pazienti del gruppo di controllo. Senza considerare i vantaggi in termini di benessere psicologico, il risparmio economico può raggiungere per questi pazienti anche i 10.000 dollari all’anno (Linehan e colleghi, 1991), cifra ben più consistente se rapportata al costo della vita attuale.

    Il recente studio di Moore e Crane (2013) si concentra sull’efficacia della psicoterapia relazionale con le coppie e le famiglie. Il loro studio si basa su un campione piuttosto ampio (3315 pazienti), iscritti ad un’assicurazione sanitaria statunitense (Cigna) trattati tra il 2001 e il 2006.
    Nel campione oggetto dello studio, la terapia di coppia o le terapie familiari tendevano ad essere un percorso relativamente breve (5.36 sedute), con un costo medio di circa 279.64 dollari. La recidiva per questa popolazione è stata davvero bassa (solo l’8.43%) in un periodo di 6 anni. Inoltre, coloro che avevano fatto terapia di coppia o la terapia famigliare non accedevano al servizio per nessuna altra problematica psicologica.

    Nel nostro Paese la psicoterapia tende tuttavia ad essere erogata in contesti privatistici, sollevando la questione dell’accessibilità economica della terapia stessa. Il nostro SSN sta privilegiando un approccio farmacologico perché richiede meno tempo e denaro misurabile in termini di ore di lavoro. A rispondere almeno in parte alla sempre maggiore richiesta di psicoterapia sono i terapeuti in formazione che prestano servizio nel SSN in veste di tirocinanti.

    Dal punto di visto economico si tratta di una soluzione a basso costo per il SSN, ma con pesanti ricadute sugli psicologi psicoterapeuti che vengono considerati da Busso e Rivetti (2014), sociologi del lavoro, un “caso critico”.

    Oltre all’’intersezione tra precarietà e formazione, due fenomeni che caratterizzano le forme di lavoro, o di non lavoro, contemporanee, nel caso degli psicologi psicoterapeuti, infatti, la fase iniziale della carriera rappresenta un momento critico in cui si fondono difficoltà materiali (conciliazione tra reddito, formazione e costruzione della carriera) e immateriali (deficit di riconoscimento del proprio ruolo all’interno della comunità professionale e dello status di lavoratore).

    In particolare, rispetto alle difficoltà materiali concorrono l’assenza di borse di studio o aiuti analoghi durante la specializzazione e gli ingenti costi che i lavoratori in formazione devono sostenere.

    Ci troviamo ancora una volta davanti ad un problema di accessibilità, questa volta declinata nei termini di accessibilità della formazione.

    Gli psicoterapeuti, soprattutto quelli ancora in formazione, sono spesso costretti ad un “doppio binario” professionale. Da un lato il lavoro gratuito svolto durante il tirocinio e gli impieghi saltuari che caratterizzano i tentativi di accesso alla professione.

    Dall’altro il lavoro retribuito in mansioni che sono spesso debolmente legate al proprio titolo e sulle quali non vi è un vero investimento.

  2. Cinzia Gamba ha detto:

    Sono d’accordo sull’utilità del counsellig aziendale che può intercettare il disagio psicologico sul nascere, evitando che si cronicizzi.

  3. Luna ha detto:

    Nn cambierà mai nulla , se hai i cash ti curi bene , sennò uno impazzisce e finisce nella psichiatria pubblica manicomio mascherato

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