22 responses on “Psicologi in Europa: normativa e riflessioni

  1. Paolo ha detto:

    Introduzione numero chiuso nelle università. Superamento esame di stato attraverso un tirocinio supervisionato da psicologi/psicoterapeuti abilitati dal ministero della salute, al tutoraggio/valutazione finale per poter essere esercitare.

  2. Maria ha detto:

    Abolizione dell’Albo. Inutile e costoso.

  3. fabio b ha detto:

    abolizione scuole di psicoterapia e istituzione di corsi formativi individualizzati gestiti da ordine, accademia, erogati da esperti, tutor, didatti e supervisori.

    https://www.linkedin.com/pulse/sulla-necessit%C3%A0-di-abolire-le-scuole-psicoterapia-come-barazzutti?trk=v-feed&lipi=urn%3Ali%3Apage%3Ad_flagship3_profile_view_base_recent_activity_details_shares%3B19q0Lxw9HE88YV62tqqvUw%3D%3D

  4. marco ha detto:

    psicologo previsto dal SSN a fianco degli ambulatori medici. numero chiuso alle università. passaggio sotto la facoltà di medicina e chirurgia / biologia.

  5. Emanuele ha detto:

    L’Albo e’ una casta asservita alla casta medica. L’ammissione alle scuole di psicoterapia e’ esclusiva di psicologi e medici contraddicendo in pieno i fatti:perche’ no ai laureati in Filosofia,per esempio,come prima del 1989? Per motivi epistemogici o di mero potere? Siamo nel ridicolo:non esiste psicoterapia che non sia basata su fondamenta filosofici (basti pensare all’indirizzo fenomenogico) e pero’ soggetti ignari di epistemologia,etica e storia della filosofia,che,come i medici,non hanno fatto un esame in merito,possono accedere alle suddette scuole,i filosofi no. I figli rinnegano i padri senza curarsi di conoscerli. Ne’ viene il dubbio che se nella maggioranza dei Paesi l’accesso e’ consentito con la laurea in varie discipline forse non e’ perche’ in Italia si sia “superiori” ma perche’ la mera legge fa credere di essere nel “giusto” senza accorgersi di essere solo servi del potere

    • antonio ha detto:

      La psicoterapia in Italia discende dall’approccio medico ai disturbi mentali e non dalla filosofia. La psicologia in realtà è altro ancora e se possibile ancora più lontano dalla filosofia. Basta guardare i programmi universitari per rendersene conto. Lei probabilmente ha una formazione filosofica, ma la realtà di psicoterapia e psicologia è ben lontana da questa da quasi duecento anni.

      • Emanuele ha detto:

        La psicoterapia in Italia discende dall’approccio medico ai disturbi mentali? Lei confonde psicoterapia con psichiatria. Di quali programmi universitari parla non essendovi in corso di laurea in Psicoterapia ma in Psicologia?
        Lei in quale indirizzo psicoterapeutico si e’ formato? Qualsiasi esso sia e’ impossibile che non le abbiamo parlato dell’epistemologia (filosofia) e delle varie scuole filosofiche che stanno alla base di ogni terapia. Per esempio:come fa a dire che la psicoterapia fenomenologico-esistenziale sia lontana duecento anni dalla filosofia quando si basa esplicitamente sulla fenomenologia e sull’esistenzialismo? A titolo di cronoca ho una laurea in Filosofia,una in Psicologia e una in Scienze cognitive. Magari prima di rispondere studi o almeno si informi.

        • Antonio ha detto:

          La sua risposta a mio parere riflette una certa confusione. E anche supponenza, cosa le fa pensare che non sia informato? La psicologia studiata all’università non ha niente a che vedere con la filosofia, basta prendere i programmi di studio e confrontarli. La psicoterapia discende da unimposun’impostazione medica nel senso che si occupa principalmente di psicoterapia, ovvero disturbi mentali. Non a caso nei concorsi pubblici ASL si deve conoscer e bene ilDSM, piaccia o no giusto o sbagliato. Psichiatria e psicopatologia si possono separare come lei lascia intendere? Credo si sbagli e di grosso. Ricorderà, in fine, che la psicologia si è staccata dalla filosofia nel momento in cui è diventata scienza sperimentale. Anche la filosofia lo è? La saluto invitandola a mostrare piu rispetto per i suoi itnerlocutori.
          Antonio

  6. Emanuele ha detto:

    Errata corrige

    * Epistemologici
    * Fenomenologico

  7. Marisa Zucca ha detto:

    Il mio dubbio é: é necessario iscriversi all´albo italiano per esercitare come libera professionista in Germania? La professione di psicologo non é regolamentata, io ho l´abilitazione ma non mi sono iscritta all´albo dovendo lavorare in Germania.

    • admin ha detto:

      L’albo italiano risponde alla Legge 56/89 italiana ed è necessario essere iscritti per poter professare in Italia. In Germania sono in vigore altre leggi.

  8. Carlo De Amicus ha detto:

    Novita sulla spagna
    Ci sono tre tipii di psicologi.

    Psicologo clinico specialista
    Accesso concorso e 4 anni come borsista in ospedali pubblici.
    É sanitario e puo realizzare diagnosi e terapia psicologica. Ma non ha formazione psivoterspeutica.

    Psivologo sanitsrio
    Lauresto piu due anni di master che comorende due tirivini
    Controversis sulle funzioni definite in mofo ambiguo dalla kegge.

    Psicologo non sanitario
    Laureato iscritto all albo.
    Non chiare le funzioni

    Psiviterañeuts
    Non esiste nela legge spagnola

  9. davide ha detto:

    Io sono un pedagogista, un assistente sociale specialista, sociologo e psicologo (laurea in psicologia conseguita all’estero). Ho conseguito dei corsi postlaurea in ipnoterapia clinica e master in studi jungiani. Che in italia la psicoterapia sia “psicologizzata” ( manuale DSM) e che il sintomo sia medicalizzato è uno scandalo di cui sono responsabili tutti gli addetti ai lavori, compresi gli intellettuali e i professori universitari. Si potrebbero scrivere (e ci sono) libri sull’assurdità di questa visione della psicoterapia, ma le cose si sanno già e non vogliono essere viste. Non si capisce come mai nei corsi di laurea in psicologia vengano però inseriti insegnamenti di filosofia, pedagogia e sociologia. E chi ha una formazione di base in una di queste aree non possa poi colmare la parte clinico-terapeutica con la scuola di specializzazione eventualmente. L’introduzione dell’articolo non lo specifica bene. Nessun paese al mondo chiude la psicoterapia alle professioni mediche o psicologiche. Io ripeto ,lo trovo scandoloso. Poi la degenerazione della figura del counsellor imposta dal regime neoliberista ha punito il sistema ugualmente, improvvisamente fa svolgere clinica ad una professione che completa un corso triennale da qualunque provenienza accademica o scuole superiori. E gli psicologi a fare la guerra ai counsellor. Le caste e i familismi come forma antroposociale di interazione dei gruppi in Italia è legata a doppio filo con la nostra identità e propensione alla corruzione, alla gerarchia sociale delle organizzazioni criminali, al familismo e allo scambio mafioso. Queste regolamentazioni non sono altro che il frutto di processi sociali inconsci.

  10. Joana ha detto:

    Salve, vorrei sapere se è necessario l’esame di stato in Portogallo per avere il titolo di psicologoe e poter esercitare la professione, e per accedere ad una scuola di psicoterapia..
    Grazie

  11. Luciano ha detto:

    Buonasera,
    Anche io trovo assurdo che soltanto medici e psicologi possano accedere alle scuole di psicoterapia.
    Io sono un biologo evoluzionista, con competenze che vanno dalla neurobiologia all’etologia e mi occupo tra l’altro di disturbi dell’alimentazione. Esercito come nutrizionista e seguo pazienti con problemi che partono inevitabilmente dalla psiche. Vorrei formarmi in una scuola di psicoterapia ma con 2 lauree in biologia (triennale e magistrale), un master di secondo livello e un dottorato di ricerca in neuroscienze non posso iscrivermi alla scuola. La trovo una cosa folle.
    Invece di azzuffarci tra di noi, cosa si potrebbe fare per cambiare le cose in Italia? Perchè non uniamo le forze e facciamo sentire la nostra voce?

  12. paolo ha detto:

    Una casta non aperta alla liberalizzazione. Non c’è un paese in cui ci siamo l’esame di stato, spesso i tirocini sono farlocchi, quindi ti studi l’esamino e i temini e passi perché hai studiato in quei mesi. L’ordine è una corporazione che andrebbe abolita assieme agli altri ordini professionali.

    Siamo nel medioevo e non si può pretendere di tarpare le ali alle persone dopo al laurea, dopo anni e soldi spesi.

    Lo si faccia prima, numero chiuso e tirocinio abilitante con supervisione.

  13. Mar ha detto:

    Conosco psicologi e psicoterapeuti fortemente contrari a questa casta dell’Albo degli Psicologi. Molti mi hanno confermato non esserci nessuna attinenza tra ciò che hanno studiato nei 5 anni universitari e il lavoro che svolgono (Psicologi in comunità, psicoterapeuti). Ciò che li ha formati è stato unicamente il loro percorso di specializzazione post-laurea.

    Io ho studiato Filosofia e ho docenti, filosofi, che sono anche psicoterapeuti e psicanalisti, e che hanno una formazione filosofica prima di aver iniziato corsi di specializzazione in psicologia.

    Ad oggi in Italia questo percorso è gambizzato e per molti è impossibile ritornare ad iscriversi al primo anno di università, come se la triennale in Filosofia nel campo delle Scienze Psicologiche non contasse nulla.

    Mi dispiace per chi difende a spada tratta questo sistema. Io non ritengo che chiunque debba o possa esser psicoterapeuta, ma dev’esser data la possibilità di poter virare il proprio corso di studi e impegnarsi in una specializzazione per i successivi 5-10 anni, se lo si desidera, perché la formazione è chiaramente successiva al percorso triennale e probabilmente anche a quello quinquennale.

    Parola di psicologi senza troppi complessi.

  14. Salvatore. Arcidiacono ha detto:

    Sono uno psicologo , ho diretto un servizio pubblico di psicologia scolastica per oltre un trentennio. Ora sono in pensione.
    Penso che bisognerebbe consentire a laureati in altre discipline, per esempio i pedagogisti, e filosofi di accedere alla formazione psicoterapeutica. Si eviderebbe l’incesto e si aprirebbero nuovi scenari scientificamente e culturalmente stimolanti.. E poi meglio essere meno uitoreferenziali della serie: io son io e voi non siete un cazzo”

  15. Salvatore. Arcidiacono ha detto:

    Chiedo scusa, sono ancora io. Hobdimenticato di aggiungere che gli ordini non servono a nulla
    Meglio abolirli. Meglio una laurea abilitante. Per quanto riguarda la psicoterapia ritengo che, come avviene in quasi tutti i Paesi del mondo, occorre al piu’ presto liberalizzarla e renderla praticabile anche da altri profili professionali. limitrofi possessori di laurea quinquennale.
    E” il mercato e la bravura del professionista che regolarizza, non certo il proibizionismo. Si eviterebbero assurde e ridicole proliferazioni di pseudo professionisti che pur senza laurea si nascondono sotto denominazioni fantasiose. e creano un mercato parallelo con la complicita’ di alcuni psicologi che elargiscono formazione e diplomi che. legalmente valgono molto meno della carta…da parati.

  16. Mauro Bruzzese ha detto:

    Articolo molto interessante.

    La coda finale riguardante il Regno Unito però é completamente sbagliata.

    Ci sono vari titoli di psicologo protetti da HCPC (Health@Care Professions Council) tra cui clinical and counselling psychologist. Per poter lavorare nel sistema sanitario (NHS) si deve essere HCPC registered, e per ottenere tale registrazione ci vuole un dottorato di 3 anni ad esempio in psicologia clinica.

    Per accedere al dottorato ci vuole una laurea triennale (bachelor), esperienze di lavoro correlate alla psicologia, come ad esempio assistant psychologist o clinical support worker. Stranamente il master (laurea magistrale) é un requisito desiderabile ma non essenziale per accedere ad un dottorato in clinical o counselling psychology.

    É molto competitivo ottenere un lavoro come assistant psychologist o accedere ad un dottorato in psicologia clinica, In media tutto il percorso può durare se tutto fila liscia circa 9 anni, altrimenti molti di piú.

  17. Massimiliano ha detto:

    L’esame di Stato è inutile, costoso ed anacronistico. Dopo 5 anni di Università (per chi è bravo) + 1 anno di tirocinio e 1.000 ore di formazione e supervisione, l’esame di Stato andrebbe abolito da subito! Negli altri Paesi non esiste un Ordine/casta come da Noi. Tutta teoria e burocrazia…un Paese troppo arretrato…Finalmente stanno diventando Lauree abilitanti…ma l’esame di Stato andrebbe abolito già da ora!

  18. Francesco ha detto:

    Le formazioni in alcune facoltà universitarie sono lacunose. Personalmente ho trovato perfettamente inutili alcuni esami con scritti a crocette ‘disumani’ su libri scritti dagli stessi docenti …….assolute perdite di tempo. Devi comprarli, memorizzarti le virgole delle ricerche dei prof e dei loro assistenti, e se poi sbaagli una virgola sullo scritto vieni pure bocciato e deriso……Peraltro i cosiddetti ‘EPG’ ben poco hanno avuto attinenza con i successivi sbocchi lavorativi., men che meno con la clinica e – eventualmente – con la psicoterapia
    Ritengo che gli attuali ordini regionali e il CNOP adottino politiche molto lontane dai reali problemi della categoria.
    Il tirocinio, ad esempio: un anno in cui gratuitamente migliaia di successivi professionisti hanno portato borse, standardizzato test al posto di professori di centri di ricerca impegnati in altri profitti……perchè non è almeno reso riscattabile a fini pensionistici? Per me tutto fa comodo a molti così com’è,….almeno in Italia………speriamo che almeno i nostri commenti possano scuotere qualche coscienza per le generazioni a venire.

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